giovedì 9 maggio 2013

"L'inquietudine di una bella giornata di maggio"

<<Strano come il rombo degli aerei da caccia un tempo, stonasse con il ritmo delle piante al sole sui balconi, e poi silenzio e poi lontano il tuono dei cannoni a freddo e dalle radio dei segnali in codice>> ("Il re del mondo"-Franco Battiato)

Una splendida giornata di maggio e di sole. Niente da dire. Un cielo azzurro e terso come solo d'estate o in primavera se ne possono ammirare. Non una nuvola, non una dannata scia chimica in cielo, nemmeno a cercarla. Un caldo non ancora troppo cocente, si direbbe quasi piacevole alla pelle. Una di quelle giornate che ti mette inspiegabilmente di buon umore, mentre magari sei in giro in auto, in moto o, meglio ancora, a piedi. Osservi la gente che a sua volta ti sembra di buon umore: donne e uomini in maniche corte e occhiali da sole, una volta tanto le espressioni corrucciate dei loro volti ti sembrano non essere dovute allo stress quotidiano ma semplicemente al caldo che, specie nelle ore meridiane, picchia fastidiosamente alla testa. I ragazzi vanno ed escono dalla scuola sorridenti, consapevoli che siano gli ultimi giorni prima delle tanto aspettate vacanze estive. Perfino la vista delle auto in coda sembra non arrecare alcuna nevrosi sia a chi sta in fila, sia a chi sta solo a guardare, poiché i finestrini sono abbassati, i gomiti fuori di essi, e le autoradio sono accese. Ognuno ascolta la propria colonna sonora e canticchia, battendo i polpastrelli a ritmo sul volante o sul cambio, svagando la mente sotto un cielo totalmente azzurro, sognando una spiaggia, il mare o, più semplicemente, un bel piatto di pasta o una bibita fresca. Il resto, le automobili in coda, il caldo e lo stress da lavoro, qualsiasi altro problema, non contano più nulla. Talvolta, il volume di certe autoradio è un po' troppo alto, proporzionatamente al livello di umore o entusiasmo (o forse più mancanza di educazione?) del conducente, ragion per cui perfino i cosiddetti pedoni o i cittadini affacciati ai balconi delle case, possono udire la musica, bella o brutta che sia, provenire dalle automobili in fila passare. Ma son cose a cui non si da alcun peso.Tutto questo si armonizza perfettamente con la stupenda giornata di sole, qualsiasi cosa si veda o si oda sembra migliore, come parte di un unico, solare e meraviglioso quadro; un unico eterno istante fatto di serenità, spensieratezza, un "qui ed ora" dove tutto ciò che di solito innervosirebbe è rimandato a chissà quando, forse a mai più. Almeno fino a quando dura questo strano stato di grazia fatto di azzurro, di sole e bellezza. All'ora di pranzo, dalle case, si può udire il suono di piatti e stoviglie nonché delle televisioni dei vicini di casa: talvolta è addirittura possibile ascoltare interi dialoghi della soap opera o del talk show in onda nel televisore dell'abitazione accanto o di fronte la propria. Ma, ripeto, è piena primavera, i sensi si amplificano, la mente si apre, si sente come la necessità di ampliare ulteriormente le proprie capacità sensoriali in armonica con la natura e l'universo, pertanto succede, ad esempio, di aumentare il volume di autoradio e tv. Oppure ci sono quelli che, in automobile, una volta riusciti a liberarsi dalla coda, aumentano a palla il volume della propria autoradio dopodiché schiacciano a tavoletta il pedale dell'acceleratore, magari dopo aver sgommato rumorosamente a dovere e lasciato un forte odore di fumo e gomma bruciata sollevarsi dall'asfalto cocente. Tutto ciò non da alcun fastidio a nessuno, anzi suscita quasi un sorriso complice a chiunque capiti di vedere, udire o sentire un fenomeno simile. Perché a maggio, tutti sono più solidali e comprensivi con gli altri. Tutto si perdona e si concede perché comunque fa caldo, c'è un cielo di un azzurro intenso e non si ha la minima voglia di fare delle polemiche né, tanto meno,  di stare a discutere o litigare per qualsivoglia motivo. Ciò che veramente si vorrebbe di più al mondo sarebbe che finalmente arrivasse l'estate, le ferie e le vacanze (almeno per chi, ovviamente, un lavoro ce l'ha), abbandonarsi seminudi e in massa sulla spiaggia più vicina e smettere, completamente, di pensare. Nel senso più assoluto. Ma finché l'estate non c'è bisognerà accontentarsi di questa stupenda giornata di maggio e di questo cielo azzurro puro, sopportando con un mesto sorriso le auto in coda e i volumi troppo alti di autoradio e televisori, cercando di rilassarsi più che si può, nell'attesa di smettere di compiere qualsiasi azione, perfino quella di rilassarsi o attendere di farlo.




2 commenti:

  1. bello, mi ci ritrovo. Capita anche qui, in quelle giornate di tramontana che spazza via l'umidità dall'aria lasciando filtrare sole e pura felicità=)

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  2. Grazie, quella che ho tentato di descrivere è una felicità un po' inquieta. Diciamo instabile. Ciao! ;)

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